Mené Trevès Turati

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Mené Trevès Turati tutte le vostre lotte finiron col fascismo per mezzo delle botte Agitiamoci tutti quanti chissà quando la finirà (rit.) Bandiera Rossa quando trionferà Quel porco di Esse Emme l’ha fatto per paura a dar in man l’Italia alla feccia più pura (rit.) Ir più feroce in trono è Cesare de Vecchi ma presto lo vedremo in piazza sugli stecchi (rit.) Ma il core resta rosso e non si muta mai il giorno del riscatto, ai rinnegati guai!
Informazioni

Questo canto socialista (rivolto ai dirigenti socialisti Treves, Turati e Mené, nomignolo affettuoso e familiare per Giuseppe Emanuele Modigliani, deputato di Livorno) fa riferimento a Esse Emme= SM, ossia sua maestà vittorio emanuele terzo, ed a Cesare De Vecchi, quadrumviro della marcia su Roma, governatore di Rodi, della Somalia, ministro della educaz.nazionale, generale comandante della piazza di Piombino fino al '43. Non aderì a Salò, alla fine... gli fu riconosciuta la partecipazione alla Resistenza, per la battaglia di Piombino del 10-11 settembre contro i tedeschi che volevano occupare la città! Altro che infilzato dalla giustizia popolare, come il canto auspica! La penultima strofa è quindi sicuramente degli ultimi anni del ventennio, quando De Vecchi era a Piombino; le altre si riferiscono a persone e fatti degli anni Venti, quindi sono probabilmente più antiche. Tràdito da Luigi Fantolini, cantastorie livornese del Novecento.

Fonte
Pardo Fornaciari
Scheda del canto
Lingua
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ilDeposito

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