Mare nero

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Noi siamo il mare nero che di giorno sta calmo si muove lentamente si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo e porta di lontano profumo di speranza invade la tua stanza ti fa sentire strano ti fa apparire estraneo al gregge dei montoni condotti nel macello al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Siamo gli anarchici, siamo gli anarchici, siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Noi siamo il mare nero, acque salate e sporche depositiamo dubbi nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede ed i nostri rosari sono i caricatori che sgraniamo amari nel ventre dei signori noi siamo la paura della classe più ricca noi siamo la torchiera della corda che l’ impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’ uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, lutto e disperazione per un passato triste, per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto ci fan sentire logori, stanchi anche di gridare avvelenato il mare, sepolti nei ricoveri ricoverati, matti, pazzi per troppo amore con un sudario grigio disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Do Noi siamo il mare nero Sol che di giorno sta calmo Fa si muove lentamente Sol Do si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Lam e porta di lontano Mim profumo di speranza Fa invade la tua stanza Sol ti fa sentire strano Do ti fa apparire estraneo Sol al gregge dei montoni Fa condotti nel macello Sol Do al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Fa Siamo gli anarchici, Do siamo gli anarchici, Sol Do siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Sol7 La7 Re Noi siamo il mare nero, La acque salate e sporche Sol depositiamo dubbi La Re nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Sim ed i nostri rosari Fa#m sono i caricatori Sol che sgraniamo amari La nel ventre dei signori Re noi siamo la paura La della classe più ricca Sol noi siamo la torchiera La Re della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... La7 Si7 Mi Noi siamo il mare nero, Si lutto e disperazione La per un passato triste, Si Mi per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Do#m ci fan sentire logori, Sol#m stanchi anche di gridare La avvelenato il mare, Si sepolti nei ricoveri Mi ricoverati, matti, Si pazzi per troppo amore La con un sudario grigio Si Mi disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Do# Noi siamo il mare nero Sol# che di giorno sta calmo Fa# si muove lentamente Sol# Do# si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Sibm e porta di lontano Fam profumo di speranza Fa# invade la tua stanza Sol# ti fa sentire strano Do# ti fa apparire estraneo Sol# al gregge dei montoni Fa# condotti nel macello Sol# Do# al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Fa# Siamo gli anarchici, Do# siamo gli anarchici, Sol# Do# siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Sol#7Sib7 Re# Noi siamo il mare nero, Sib acque salate e sporche Sol# depositiamo dubbi Sib Re# nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Dom ed i nostri rosari Solm sono i caricatori Sol# che sgraniamo amari Sib nel ventre dei signori Re# noi siamo la paura Sib della classe più ricca Sol# noi siamo la torchiera Sib Re# della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Sib7Do7 Fa Noi siamo il mare nero, Do lutto e disperazione Sib per un passato triste, Do Fa per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Rem ci fan sentire logori, Lam stanchi anche di gridare Sib avvelenato il mare, Do sepolti nei ricoveri Fa ricoverati, matti, Do pazzi per troppo amore Sib con un sudario grigio Do Fa disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Re Noi siamo il mare nero La che di giorno sta calmo Sol si muove lentamente La Re si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Sim e porta di lontano Fa#m profumo di speranza Sol invade la tua stanza La ti fa sentire strano Re ti fa apparire estraneo La al gregge dei montoni Sol condotti nel macello La Re al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Sol Siamo gli anarchici, Re siamo gli anarchici, La Re siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. La7 Si7 Mi Noi siamo il mare nero, Si acque salate e sporche La depositiamo dubbi Si Mi nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Do#m ed i nostri rosari Sol#m sono i caricatori La che sgraniamo amari Si nel ventre dei signori Mi noi siamo la paura Si della classe più ricca La noi siamo la torchiera Si Mi della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Si7 Do#7 Fa# Noi siamo il mare nero, Do# lutto e disperazione Si per un passato triste, Do# Fa# per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Re#m ci fan sentire logori, Sibm stanchi anche di gridare Si avvelenato il mare, Do# sepolti nei ricoveri Fa# ricoverati, matti, Do# pazzi per troppo amore Si con un sudario grigio Do# Fa# disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Re# Noi siamo il mare nero Sib che di giorno sta calmo Sol# si muove lentamente Sib Re# si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Dom e porta di lontano Solm profumo di speranza Sol# invade la tua stanza Sib ti fa sentire strano Re# ti fa apparire estraneo Sib al gregge dei montoni Sol# condotti nel macello Sib Re# al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Sol# Siamo gli anarchici, Re# siamo gli anarchici, Sib Re# siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Sib7 Do7 Fa Noi siamo il mare nero, Do acque salate e sporche Sib depositiamo dubbi Do Fa nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Rem ed i nostri rosari Lam sono i caricatori Sib che sgraniamo amari Do nel ventre dei signori Fa noi siamo la paura Do della classe più ricca Sib noi siamo la torchiera Do Fa della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Do7 Re7 Sol Noi siamo il mare nero, Re lutto e disperazione Do per un passato triste, Re Sol per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Mim ci fan sentire logori, Sim stanchi anche di gridare Do avvelenato il mare, Re sepolti nei ricoveri Sol ricoverati, matti, Re pazzi per troppo amore Do con un sudario grigio Re Sol disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Mi Noi siamo il mare nero Si che di giorno sta calmo La si muove lentamente Si Mi si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Do#m e porta di lontano Sol#m profumo di speranza La invade la tua stanza Si ti fa sentire strano Mi ti fa apparire estraneo Si al gregge dei montoni La condotti nel macello Si Mi al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura La Siamo gli anarchici, Mi siamo gli anarchici, Si Mi siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Si7 Do#7 Fa# Noi siamo il mare nero, Do# acque salate e sporche Si depositiamo dubbi Do# Fa# nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Re#m ed i nostri rosari Sibm sono i caricatori Si che sgraniamo amari Do# nel ventre dei signori Fa# noi siamo la paura Do# della classe più ricca Si noi siamo la torchiera Do# Fa# della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Do#7Re#7 Sol# Noi siamo il mare nero, Re# lutto e disperazione Do# per un passato triste, Re# Sol# per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Fam ci fan sentire logori, Dom stanchi anche di gridare Do# avvelenato il mare, Re# sepolti nei ricoveri Sol# ricoverati, matti, Re# pazzi per troppo amore Do# con un sudario grigio Re# Sol# disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Fa Noi siamo il mare nero Do che di giorno sta calmo Sib si muove lentamente Do Fa si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Rem e porta di lontano Lam profumo di speranza Sib invade la tua stanza Do ti fa sentire strano Fa ti fa apparire estraneo Do al gregge dei montoni Sib condotti nel macello Do Fa al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Sib Siamo gli anarchici, Fa siamo gli anarchici, Do Fa siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Do7 Re7 Sol Noi siamo il mare nero, Re acque salate e sporche Do depositiamo dubbi Re Sol nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Mim ed i nostri rosari Sim sono i caricatori Do che sgraniamo amari Re nel ventre dei signori Sol noi siamo la paura Re della classe più ricca Do noi siamo la torchiera Re Sol della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Re7 Mi7 La Noi siamo il mare nero, Mi lutto e disperazione Re per un passato triste, Mi La per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Solbm ci fan sentire logori, Rebm stanchi anche di gridare Re avvelenato il mare, Mi sepolti nei ricoveri La ricoverati, matti, Mi pazzi per troppo amore Re con un sudario grigio Mi La disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Fa# Noi siamo il mare nero Do# che di giorno sta calmo Si si muove lentamente Do# Fa# si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Re#m e porta di lontano Sibm profumo di speranza Si invade la tua stanza Do# ti fa sentire strano Fa# ti fa apparire estraneo Do# al gregge dei montoni Si condotti nel macello Do# Fa# al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Si Siamo gli anarchici, Fa# siamo gli anarchici, Do# Fa# siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Do#7 Re#7 Sol# Noi siamo il mare nero, Re# acque salate e sporche Do# depositiamo dubbi Re# Sol# nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Fam ed i nostri rosari Dom sono i caricatori Do# che sgraniamo amari Re# nel ventre dei signori Sol# noi siamo la paura Re# della classe più ricca Do# noi siamo la torchiera Re# Sol# della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Re#7Fa7 Sib Noi siamo il mare nero, Fa lutto e disperazione Re# per un passato triste, Fa Sib per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Solm ci fan sentire logori, Rem stanchi anche di gridare Re# avvelenato il mare, Fa sepolti nei ricoveri Sib ricoverati, matti, Fa pazzi per troppo amore Re# con un sudario grigio Fa Sib disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Sol Noi siamo il mare nero Re che di giorno sta calmo Do si muove lentamente Re Sol si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Mim e porta di lontano Sim profumo di speranza Do invade la tua stanza Re ti fa sentire strano Sol ti fa apparire estraneo Re al gregge dei montoni Do condotti nel macello Re Sol al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Do Siamo gli anarchici, Sol siamo gli anarchici, Re Sol siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Re7 Mi7 La Noi siamo il mare nero, Mi acque salate e sporche Re depositiamo dubbi Mi La nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Fa#m ed i nostri rosari Do#m sono i caricatori Re che sgraniamo amari Mi nel ventre dei signori La noi siamo la paura Mi della classe più ricca Re noi siamo la torchiera Mi La della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Mi7 Fa#7 Si Noi siamo il mare nero, Fa# lutto e disperazione Mi per un passato triste, Fa# Si per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Sol#m ci fan sentire logori, Re#m stanchi anche di gridare Mi avvelenato il mare, Fa# sepolti nei ricoveri Si ricoverati, matti, Fa# pazzi per troppo amore Mi con un sudario grigio Fa# Si disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Sol# Noi siamo il mare nero Re# che di giorno sta calmo Do# si muove lentamente Re# Sol# si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Fam e porta di lontano Dom profumo di speranza Do# invade la tua stanza Re# ti fa sentire strano Sol# ti fa apparire estraneo Re# al gregge dei montoni Do# condotti nel macello Re# Sol# al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Do# Siamo gli anarchici, Sol# siamo gli anarchici, Re# Sol# siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Re#7 Fa7 Sib Noi siamo il mare nero, Fa acque salate e sporche Re# depositiamo dubbi Fa Sib nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Solm ed i nostri rosari Rem sono i caricatori Re# che sgraniamo amari Fa nel ventre dei signori Sib noi siamo la paura Fa della classe più ricca Re# noi siamo la torchiera Fa Sib della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Fa7 Sol7 Do Noi siamo il mare nero, Sol lutto e disperazione Fa per un passato triste, Sol Do per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Lam ci fan sentire logori, Mim stanchi anche di gridare Fa avvelenato il mare, Sol sepolti nei ricoveri Do ricoverati, matti, Sol pazzi per troppo amore Fa con un sudario grigio Sol Do disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
La Noi siamo il mare nero Mi che di giorno sta calmo Re si muove lentamente Mi La si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Fa#m e porta di lontano Do#m profumo di speranza Re invade la tua stanza Mi ti fa sentire strano La ti fa apparire estraneo Mi al gregge dei montoni Re condotti nel macello Mi La al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Re Siamo gli anarchici, La siamo gli anarchici, Mi La siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Mi7 Fa#7 Si Noi siamo il mare nero, Fa# acque salate e sporche Mi depositiamo dubbi Fa# Si nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Sol#m ed i nostri rosari Re#m sono i caricatori Mi che sgraniamo amari Fa# nel ventre dei signori Si noi siamo la paura Fa# della classe più ricca Mi noi siamo la torchiera Fa# Si della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Fa#7Sol#7 Do# Noi siamo il mare nero, Sol# lutto e disperazione Fa# per un passato triste, Sol# Do# per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Sibm ci fan sentire logori, Fam stanchi anche di gridare Fa# avvelenato il mare, Sol# sepolti nei ricoveri Do# ricoverati, matti, Sol# pazzi per troppo amore Fa# con un sudario grigio Sol# Do# disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Sib Noi siamo il mare nero Fa che di giorno sta calmo Mib si muove lentamente Fa Sib si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Solm e porta di lontano Rem profumo di speranza Mib invade la tua stanza Fa ti fa sentire strano Sib ti fa apparire estraneo Fa al gregge dei montoni Mib condotti nel macello Fa Sib al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Mib Siamo gli anarchici, Sib siamo gli anarchici, Fa Sib siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Fa7 Sol7 Do Noi siamo il mare nero, Sol acque salate e sporche Fa depositiamo dubbi Sol Do nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Lam ed i nostri rosari Mim sono i caricatori Fa che sgraniamo amari Sol nel ventre dei signori Do noi siamo la paura Sol della classe più ricca Fa noi siamo la torchiera Sol Do della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Sol7La7 Re Noi siamo il mare nero, La lutto e disperazione Sol per un passato triste, La Re per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Sim ci fan sentire logori, Solbm stanchi anche di gridare Sol avvelenato il mare, La sepolti nei ricoveri Re ricoverati, matti, La pazzi per troppo amore Sol con un sudario grigio La Re disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
Si Noi siamo il mare nero Fa# che di giorno sta calmo Mi si muove lentamente Fa# Si si cela nel profondo in un fruscio leggero intona il proprio salmo un canto che gli viene dal termine del mondo Sol#m e porta di lontano Re#m profumo di speranza Mi invade la tua stanza Fa# ti fa sentire strano Si ti fa apparire estraneo Fa# al gregge dei montoni Mi condotti nel macello Fa# Si al suono dei milioni. Noi siamo il mare nero che di notte protetto dal buio, si alza in onde, si butta sulla riva e se si tira indietro si avvolge nel suo letto per assalire l’ argine con forza ancor più viva. Abbiamo vele nere per spingerci nel mare ma non sono bandiere, attento a non sbagliare! Noi siamo libertà, ciò che più fa paura sospesi al centro esatto tra ragione e natura Mi Siamo gli anarchici, Si siamo gli anarchici, Fa# Si siamo gli anarchici. Siamo gli anarchici.. Noi siamo il mare nero, la tenebra feroce sparsa sulle piaghe aperte del sistema il nostro sangue infetto ne avvelena la foce e la mano del boia mentre colpisce trema perché non c’è è maniera di strapparci alla vita ogni giorno rapita, riscattata ogni sera perché non c’è è paura che possa incatenare il tempo che ogni giorno riusciamo a liberare. Fa#7 Sol#7 Do# Noi siamo il mare nero, Sol# acque salate e sporche Fa# depositiamo dubbi Sol# Do# nel ventre d’ ogni fede abbiam molte madonne, tutte piuttosto porche, e ognuno di noi è un dio che si tocca e si vede Sibm ed i nostri rosari Fam sono i caricatori Fa# che sgraniamo amari Sol# nel ventre dei signori Do# noi siamo la paura Sol# della classe più ricca Fa# noi siamo la torchiera Sol# Do# della corda che l’impicca. Siamo gli anarchici... Noi siamo il mare nero, la dinamite accesa in questa calma piatta la miccia si consuma “lavorate tranquilli, andate a far la spesa! Sulle vostre autostrade, sepolti nella bruma” Sulla strada che fate, di fretta per consumo non più nebbia ma fumo troverete un estate coglioni come siete apritevi il cervello non confondete ancora l’ultimo campanello Noi siamo il mare nero he un giorno vi ha travolti vi ha trovato schiavi, vi ha mostrato l’uscita ci siamo illusi che voi troppo stanchi dei molti anni nelle catene, rivoleste la vita ma in cambio del permesso di rientrare nel gregge ci rivendete spesso al potere e alla legge perché è la libertà ciò che vi fa paura... sospesi al centro esatto tra violenza e cultura Siamo gli anarchici... Sol#7Sib7 Re# Noi siamo il mare nero, Sib lutto e disperazione Sol# per un passato triste, Sib Re# per un futuro incerto e un mondo concepito in guisa di prigione la tagliola che morde chi esce allo scoperto Dom ci fan sentire logori, Solm stanchi anche di gridare Sol# avvelenato il mare, Sib sepolti nei ricoveri Re# ricoverati, matti, Sib pazzi per troppo amore Sol# con un sudario grigio Sib Re# disteso sul dolore... Ma siamo il mare nero, gli aranci della Spagna agro, zucchero e miele, il vino della terra ubriachi di vita di città in campagna troviam nuovi compagni per far guerra alla guerra Altro che “addio Lugano”, cantiamo la memoria ma occupiamo la storia, dove siamo e restiamo dove non siamo andremo, ci andremo per davvero perché siam come il mare, noi siamo un mare nero! Siamo gli anarchici...
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Lega Alessio, CD Provini 1996/2001, autoprodotto

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