Madame la misère

Madame la misère

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Signora miseria ascolta il clamore Di chi stringe la cinghia di chi piega il groppone Quando muore di sete si abbevera di pianto Quando non piange più crepa sotto l'incanto Della natura e della distruzione Sono dei suppliziati dal ventre trasparente Senza fede né legge che regolano il conto Al signor Effemeride che li ha derubati Dei vent'anni ponendoseli fra gli occhi cerchiati E non lasciando loro più niente Signora miseria ascolta il tumulto Che come un carro funebre dai bassifondi sale Trascinando illusioni ed inghiottendo insulti E tenendo per mano dalle collere adulte Perché non restino sole Sono degli arrabbiati che disturbano la storia E mettono talvolta del sangue sulle cifre come se uno debba toccare perché alla fine sappia Che un popolo felice ruttando nella greppia Val bene una testa di re Signora miseria ascolta il silenzio Che attorno ai letti sfatti dei magistrati troverai Il codice del terrore fa rima con forca Basta solo trovare impiccati di scorta E ciò Dio mio non manca mai.
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Commenti

EppureSoffia il 06/02/2021 - 12:00 ha scritto:

Invito il curatore del sito ad apportare una modifica: "Leo Ferré" va scritto con l'accento chiuso sulla "e" finale.

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