L'eccidio di Fucecchio

La storia cantata: Eccidio nazifascista di Fucecchio (23 Agosto 1944)

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Popolo se m’ascolti ti spiego la tragedia del 23 d’agosto l’orribile commedia: a raccontarla mi proverò ma ‘un so se in fondo ci arriverò. L’umanità tremante da cannoni e granate cercò d’andar distante, dove non eran picchiate. Le sue capanne ognuno fabbricò per esser sicuro si rifugiò: dal Ponte Buggianese ci avean preso dimora, da Pieve, il Cintolese e altri villaggi ancora. E una mattina corsen laggiù, per ammazzarla la gioventù: di fucili e mitraglie il Padule fu accerchiato, dall’ìnfame canaglia del tedesco spietato. Eran tutti innocenti, poveri cuori umani, dissen que’ malviventi: «Vo’ siete partigiani!» Vecchi e ragazzi, donne e bambini, barbaramente fecen morì. Teniamo in mente tutti quell’accaduto atroce, ci hanno pieni di lutti, spregiando anche la croce. Questi misfatti non so’ a scorda’ noi comunisti a vendica’!
Informazioni

Questo canto ricorda l'eccidio nazista del Padule di Fucecchio (FI) , e fu pubblicato nella rivista "Cerreto tra l’Arno e il Padule", a cura dell’amministrazione comunale di Cerreto Guidi, Ottobre 2005. Nella pubblicazione è contenuta questa citazione: "Allora ‘ste canzoncette si cantavano, c’era chi le diceva in poesia come quello che aveva inventato questa qui - era un certo Mazzei, della Colonna di San Rocco, ora è morto... si cantavano a veglia, o quando c’era qualche riunione al partito... (Liduino Tofanelli, 10 giugno 1997

Un video di approfondimento, in cui si può ascoltare la prima strofa del canto  http://www.youtube.com/watch?v=_dJ0_TuDRes&fb_source=message

Fonte
Francesca Prato
Scheda del canto
Lingua
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ilDeposito

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