La battaglia di San Lorenzo

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Il padre di famiglia se ne stava al suo lavoro per guadambiare il pane ai figli loro. O quanta gente ho visto alla stazione, e furon visti: eran quella canaglia dei fascisti. Il treno ferma e non andò più avanti, erano armati peggio dei briganti; s'udiva solo un colpo di moschetto e stramazzava al suolo il poveretto. Disse la mamma allora al figlio suo: E' stato ucciso proprio a papà tuo. Sparsa la voce per la capitale. "combatti" proclamò: sciopero generale! Sti quattro delinquenti co' le facce come er sego portavano la morte e il "me ne frego"; anche noi ce ne saressimo fregati se il governo come a lor ci avesse armati. Ma Roma è sempre stata bolscevica, trionfa sempre, sì, falce martello e spiga
Informazioni
Composta a Roma per ricordare un episodio della resistenza antifascista nella città. Sull'aria di "La leggenda del Piave".
Fonte
Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 - 1974, Roma, Newton Compton, 1975
Scheda del canto
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