Inno dei socialisti còrsi

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Prodi figli della Corsica valorosi di ogni età Socialisti democratici risorgete a libertà Proclamate il socialismo che fratelli in Dio ci fa e del ricco l’egoismo fulminato perirà Era Cristo un Socialista e morìa per l’altrui ben; nacque figlio di un artista nella stalla, sovra il fien. Disse al ricco “Maledetto sarà l’oro il tuo velen; Va’! Nei regni dell’eletto non godrai l’eterno ben”
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Composto da Luigia Piras, esule sardo-piemontese ad Ajaccio, è il primo canto socialista in lingua italiana, ma rivolto ai còrsi all'epoca della rivoluzione socialista parigina del 1848, quando in Italia solo pochissimi epigoni di Filippo Buonarroti parlavano di socialismo.

Si canta sull'aria di "Benedetta la repubblica", canto giacobino di primo Ottocento, ripreso dai partigiani repubblicani ravennati. Lo spartito è reperibile nel volume di Nunzia Manicardi, Storia d'Italia nel canto popolare, Forni ed., Bologna 1996, p.243

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