Inno dei malfattori

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Ai gridi ed ai lamenti di noi plebe tradita, la lega dei potenti si scosse impaurita; e prenci e magistrati gridaron coi signori che siam degli arrabbiati, dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Deh t'affretta a sorgere o sol dell'avvenir: vivere vogliam liberi, non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Do Ai gridi ed ai lamenti Sol7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Do si scosse impaurita; e prenci e magistrati Do7 Fa gridaron coi signori Sol7 che siam degli arrabbiati, Do dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Do Deh t'affretta a sorgere Fa o sol dell'avvenir: Do vivere vogliam liberi, Sol7 Do non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Do# Ai gridi ed ai lamenti Sol#7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Do# si scosse impaurita; e prenci e magistrati Do#7 Fa# gridaron coi signori Sol#7 che siam degli arrabbiati, Do# dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Do# Deh t'affretta a sorgere Fa# o sol dell'avvenir: Do# vivere vogliam liberi, Sol#7 Do# non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Re Ai gridi ed ai lamenti La7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Re si scosse impaurita; e prenci e magistrati Re7 Sol gridaron coi signori La7 che siam degli arrabbiati, Re dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Re Deh t'affretta a sorgere Sol o sol dell'avvenir: Re vivere vogliam liberi, La7 Re non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Re# Ai gridi ed ai lamenti Sib7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Re# si scosse impaurita; e prenci e magistrati Re#7 Sol# gridaron coi signori Sib7 che siam degli arrabbiati, Re# dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Re# Deh t'affretta a sorgere Sol# o sol dell'avvenir: Re# vivere vogliam liberi, Sib7 Re# non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Mi Ai gridi ed ai lamenti Si7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Mi si scosse impaurita; e prenci e magistrati Mi7 La gridaron coi signori Si7 che siam degli arrabbiati, Mi dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Mi Deh t'affretta a sorgere La o sol dell'avvenir: Mi vivere vogliam liberi, Si7 Mi non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Fa Ai gridi ed ai lamenti Do7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Fa si scosse impaurita; e prenci e magistrati Fa7 Sib gridaron coi signori Do7 che siam degli arrabbiati, Fa dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Fa Deh t'affretta a sorgere Sib o sol dell'avvenir: Fa vivere vogliam liberi, Do7 Fa non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Fa# Ai gridi ed ai lamenti Do#7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Fa# si scosse impaurita; e prenci e magistrati Fa#7 Si gridaron coi signori Do#7 che siam degli arrabbiati, Fa# dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Fa# Deh t'affretta a sorgere Si o sol dell'avvenir: Fa# vivere vogliam liberi, Do#7 Fa# non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Sol Ai gridi ed ai lamenti Re7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Sol si scosse impaurita; e prenci e magistrati Sol7 Do gridaron coi signori Re7 che siam degli arrabbiati, Sol dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Sol Deh t'affretta a sorgere Do o sol dell'avvenir: Sol vivere vogliam liberi, Re7 Sol non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Sol# Ai gridi ed ai lamenti Re#7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Sol# si scosse impaurita; e prenci e magistrati Sol#7 Do# gridaron coi signori Re#7 che siam degli arrabbiati, Sol# dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Sol# Deh t'affretta a sorgere Do# o sol dell'avvenir: Sol# vivere vogliam liberi, Re#7 Sol# non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
La Ai gridi ed ai lamenti Mi7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti La si scosse impaurita; e prenci e magistrati La7 Re gridaron coi signori Mi7 che siam degli arrabbiati, La dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! La Deh t'affretta a sorgere Re o sol dell'avvenir: La vivere vogliam liberi, Mi7 La non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Sib Ai gridi ed ai lamenti Fa7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Sib si scosse impaurita; e prenci e magistrati Sib7 Mib gridaron coi signori Fa7 che siam degli arrabbiati, Sib dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Sib Deh t'affretta a sorgere Mib o sol dell'avvenir: Sib vivere vogliam liberi, Fa7 Sib non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Si Ai gridi ed ai lamenti Fa#7 di noi plebe tradita, la lega dei potenti Si si scosse impaurita; e prenci e magistrati Si7 Mi gridaron coi signori Fa#7 che siam degli arrabbiati, Si dei rudi malfattori! Folli non siam né tristi né bruti né birbanti, ma siam degli anarchisti pel bene militanti; al giusto, al ver mirando strugger cerchiam gli errori, perciò ci han messo la bando col dirci malfattori! Si Deh t'affretta a sorgere Mi o sol dell'avvenir: Si vivere vogliam liberi, Fa#7 Si non vogliam più servir. Noi del lavor siam figli e col lavor concordi, sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi, che il pane han trafugato a noi lavoratori, e poscia han proclamato che siam dei malfattori! Natura, comun madre, a niun nega i suoi frutti, e caste ingorde e ladre ruban quel ch'è di tutti. Che in comun si viva, si goda e si lavori! tal è l'aspettativa ch'abbiam noi malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Chi sparge l'impostura avvolto in nera veste, chi nega la natura sfuggiam come la peste; sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori, del ver squarciamo il velo, perciò siam malfattori! Amor ritiene uniti gli affetti naturali, e non domanda riti né lacci coniugali; noi dai profan mercati distor vogliam gli amori, e sindaci e curati ci chiaman malfattori! Deh t'affretta a sorgere... Divise hanno con frodi città, popoli e terre, da ciò gli ingiusti odi che generan le guerre; noi, che seguendo il vero, gridiamo a tutti i cori che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori! Leggi dannose e grame di frodi alti strumenti secondan sol le brame dei ricchi prepotenti; dàn pene a chi lavora, onor a sfruttatori, conferman poscia ancora che siam dei malfattori! Deh t'affretta a sorgere... La chiesa e lo stato, l'ingorda borghesia contendono al creato di libertà la via; ma presto i dì verranno che papa, re e signori coi birri lor cadranno per man dei malfattori! Allor vedremo sorgere il sol dell'avvenir, in pace potrem vivere e in libertà gioir!
Informazioni

Si tratta di uno dei canti anarchici più conosciuti ed eseguiti, un vero "manifesto" dell'anarchismo.
Conosciuto semplicemente anche come l' "Inno di Panizza", è senz'altro uno dei più conosciuti canti anarchici in lingua italiana. Vi è presente ovviamente anche una componente antimilitarista.

(maria rollero)

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