Il primo furto da me compiuto

Il primo furto da me compiuto

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Il primo furto da me compiuto è stato quélo de la signora, col pugnale ne la gola quanti schèi che ghe g'ho ciavà! Sinquesento marenghi d'oro mescolati con altri d'arsento e si misero a cuor contento a l'ostarìa a magnar e a ber. Quando suona la mesanote una patuglia di polissia circondavano l'ostarìa, a Santamaria i me g'ha portà. Chi mi ha tradito era un mio amico che di nome si chiamava Nero; io lo credevo un amico sincero e invece el m'ha rovinà. O Nero Nero, dove tu sei, inganatore de la vita mia? fosti tu la mala spia che in galera m'ha fato 'ndar
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Giuseppe Vettori, Canti del carcere, Roma, Newton Compton, 1976.

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