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Lo chiamavano il povero Elia
un campione di nullatenente
all'anagrafe sanno chi sia
ma del resto nessuno sa niente
fin dal giorno che al mondo egli venne
non si sa che mammella succhiò
il suo padre era un certo N.N.
chi sa mai come Elia non crepò
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva neppure poppare
né giocare un bel gioco sul serio
non potè fin da allora peccare
né di gola né di desiderio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Dom Sib
Lo chiamavano il povero Elia
Sol# Solm
un campione di nullatenente
Do7 Fam7 Sib7
all'anagrafe sanno chi sia
Re# Sol# Sol7 Dom Fa7
ma del resto nessuno sa niente
Sib Re7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Solm Rem
non si sa che mammella succhiò
Mi7 Lam
il suo padre era un certo N. N.
Re7 Sol
chi sa mai come Elia non crepò
Sol7Do Fam6
Poveraccio! Se anche crepava
Re7 Sol7 Dom
gli poteva importar poco o niente
Re# Fa#
questa vita da cani gli dava
Do# Sol# Sol7 Fam7
da rimpiangere un bell'accidente
Sol7 Dom Fam Sol7
non sapeva neppure poppare
Dom Fam7 Sib7 Re#
né giocare un bel gioco sul serio
Sol7 Sol# Sib7 Re#
non potè fin da allora peccare
Sol7 Sol# Sib Re# Sib7Re# Sol7Dom
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Do#m Si
Lo chiamavano il povero Elia
La Sol#m
un campione di nullatenente
Do#7 Fa#m7 Si7
all'anagrafe sanno chi sia
Mi La Sol#7 Do#mFa#7
ma del resto nessuno sa niente
Si Re#7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Sol#m Re#m
non si sa che mammella succhiò
Fa7 Sibm
il suo padre era un certo N. N.
Re#7 Sol#
chi sa mai come Elia non crepò
Sol#7Do# Fa#m6
Poveraccio! Se anche crepava
Re#7 Sol#7 Do#m
gli poteva importar poco o niente
Mi Sol
questa vita da cani gli dava
Re La Sol#7 Fa#m7
da rimpiangere un bell'accidente
Sol#7 Do#m Fa#m Sol#7
non sapeva neppure poppare
Do#m Fa#m7 Si7 Mi
né giocare un bel gioco sul serio
Sol#7 La Si7 Mi
non potè fin da allora peccare
Sol#7 La Si Mi Si7 Mi Sol#7Do#m
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Rem Do
Lo chiamavano il povero Elia
Sib Lam
un campione di nullatenente
Re7 Solm7 Do7
all'anagrafe sanno chi sia
Fa Sib La7 Rem Sol7
ma del resto nessuno sa niente
Do Mi7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Lam Mim
non si sa che mammella succhiò
Fa#7 Sim
il suo padre era un certo N. N.
Mi7 La
chi sa mai come Elia non crepò
La7 Re Solm6
Poveraccio! Se anche crepava
Mi7 La7 Rem
gli poteva importar poco o niente
Fa Sol#
questa vita da cani gli dava
Re# Sib La7 Solm7
da rimpiangere un bell'accidente
La7 Rem Solm La7
non sapeva neppure poppare
Rem Solm7 Do7 Fa
né giocare un bel gioco sul serio
La7 Sib Do7 Fa
non potè fin da allora peccare
La7 Sib Do Fa Do7 Fa La7 Rem
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Re#m Do#
Lo chiamavano il povero Elia
Si Sibm
un campione di nullatenente
Re#7 Sol#m7 Do#7
all'anagrafe sanno chi sia
Fa# Si Sib7 Re#mSol#7
ma del resto nessuno sa niente
Do# Fa7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Sibm Fam
non si sa che mammella succhiò
Sol7 Dom
il suo padre era un certo N. N.
Fa7 Sib
chi sa mai come Elia non crepò
Sib7Re# Sol#m6
Poveraccio! Se anche crepava
Fa7 Sib7 Re#m
gli poteva importar poco o niente
Fa# La
questa vita da cani gli dava
Mi Si Sib7 Sol#m7
da rimpiangere un bell'accidente
Sib7 Re#m Sol#m Sib7
non sapeva neppure poppare
Re#m Sol#m7 Do#7 Fa#
né giocare un bel gioco sul serio
Sib7 Si Do#7 Fa#
non potè fin da allora peccare
Sib7 Si Do# Fa# Do#7Fa# Sib7Re#m
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Mim Re
Lo chiamavano il povero Elia
Do Sim
un campione di nullatenente
Mi7 Lam7 Re7
all'anagrafe sanno chi sia
Sol Do Si7 Mim La7
ma del resto nessuno sa niente
Re Fa#7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Sim Fa#m
non si sa che mammella succhiò
Sol#7 Do#m
il suo padre era un certo N. N.
Fa#7 Si
chi sa mai come Elia non crepò
Si7 Mi Lam6
Poveraccio! Se anche crepava
Fa#7 Si7 Mim
gli poteva importar poco o niente
Sol Sib
questa vita da cani gli dava
Fa Do Si7 Lam7
da rimpiangere un bell'accidente
Si7 Mim Lam Si7
non sapeva neppure poppare
Mim Lam7 Re7 Sol
né giocare un bel gioco sul serio
Si7 Do Re7 Sol
non potè fin da allora peccare
Si7 Do Re Sol Re7 Sol Si7 Mim
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Fam Mib
Lo chiamavano il povero Elia
Reb Dom
un campione di nullatenente
Fa7 Sibm7 Mib7
all'anagrafe sanno chi sia
Lab Reb Do7 Fam Sib7
ma del resto nessuno sa niente
Mib Sol7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Dom Solm
non si sa che mammella succhiò
La7 Rem
il suo padre era un certo N. N.
Sol7 Do
chi sa mai come Elia non crepò
Do7 Fa Sibm6
Poveraccio! Se anche crepava
Sol7 Do7 Fam
gli poteva importar poco o niente
Lab Si
questa vita da cani gli dava
Solb Reb Do7 Sibm7
da rimpiangere un bell'accidente
Do7 Fam Sibm Do7
non sapeva neppure poppare
Fam Sibm7 Mib7 Lab
né giocare un bel gioco sul serio
Do7 Reb Mib7 Lab
non potè fin da allora peccare
Do7 Reb Mib Lab Mib7Lab Do7 Fam
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Fa#m Mi
Lo chiamavano il povero Elia
Re Do#m
un campione di nullatenente
Fa#7 Sim7 Mi7
all'anagrafe sanno chi sia
La Re Do#7 Fa#mSi7
ma del resto nessuno sa niente
Mi Sol#7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Do#m Sol#m
non si sa che mammella succhiò
Sib7 Re#m
il suo padre era un certo N. N.
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chi sa mai come Elia non crepò
Do#7Fa# Sim6
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Sol#7 Do#7 Fa#m
gli poteva importar poco o niente
La Do
questa vita da cani gli dava
Sol Re Do#7 Sim7
da rimpiangere un bell'accidente
Do#7 Fa#m Sim Do#7
non sapeva neppure poppare
Fa#m Sim7 Mi7 La
né giocare un bel gioco sul serio
Do#7 Re Mi7 La
non potè fin da allora peccare
Do#7 Re Mi La Mi7 La Do#7Fa#m
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Solm Fa
Lo chiamavano il povero Elia
Re# Rem
un campione di nullatenente
Sol7 Dom7 Fa7
all'anagrafe sanno chi sia
Sib Re# Re7 SolmDo7
ma del resto nessuno sa niente
Fa La7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Rem Lam
non si sa che mammella succhiò
Si7 Mim
il suo padre era un certo N. N.
La7 Re
chi sa mai come Elia non crepò
Re7 Sol Dom6
Poveraccio! Se anche crepava
La7 Re7 Solm
gli poteva importar poco o niente
Sib Do#
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Sol# Re# Re7 Dom7
da rimpiangere un bell'accidente
Re7 Solm Dom Re7
non sapeva neppure poppare
Solm Dom7 Fa7 Sib
né giocare un bel gioco sul serio
Re7 Re# Fa7 Sib
non potè fin da allora peccare
Re7 Re# Fa Sib Fa7 Sib Re7 Solm
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Sol#m Fa#
Lo chiamavano il povero Elia
Mi Re#m
un campione di nullatenente
Sol#7 Do#m7 Fa#7
all'anagrafe sanno chi sia
Si Mi Re#7 Sol#mDo#7
ma del resto nessuno sa niente
Fa# Sib7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Re#m Sibm
non si sa che mammella succhiò
Do7 Fam
il suo padre era un certo N. N.
Sib7 Re#
chi sa mai come Elia non crepò
Re#7Sol# Do#m6
Poveraccio! Se anche crepava
Sib7 Re#7 Sol#m
gli poteva importar poco o niente
Si Re
questa vita da cani gli dava
La Mi Re#7 Do#m7
da rimpiangere un bell'accidente
Re#7 Sol#m Do#m Re#7
non sapeva neppure poppare
Sol#m Do#m7 Fa#7 Si
né giocare un bel gioco sul serio
Re#7 Mi Fa#7 Si
non potè fin da allora peccare
Re#7 Mi Fa# Si Fa#7Si Re#7Sol#m
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Lam Sol
Lo chiamavano il povero Elia
Fa Mim
un campione di nullatenente
La7 Rem7 Sol7
all'anagrafe sanno chi sia
Do Fa Mi7 Lam Re7
ma del resto nessuno sa niente
Sol Si7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Mim Sim
non si sa che mammella succhiò
Do#7 Fa#m
il suo padre era un certo N. N.
Si7 Mi
chi sa mai come Elia non crepò
Mi7 La Rem6
Poveraccio! Se anche crepava
Si7 Mi7 Lam
gli poteva importar poco o niente
Do Re#
questa vita da cani gli dava
Sib Fa Mi7 Rem7
da rimpiangere un bell'accidente
Mi7 Lam Rem Mi7
non sapeva neppure poppare
Lam Rem7 Sol7 Do
né giocare un bel gioco sul serio
Mi7 Fa Sol7 Do
non potè fin da allora peccare
Mi7 Fa Sol Do Sol7Do Mi7 Lam
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Sibm Lab
Lo chiamavano il povero Elia
Solb Fam
un campione di nullatenente
Sib7 Mibm7 Lab7
all'anagrafe sanno chi sia
Reb Solb Fa7 SibmMib7
ma del resto nessuno sa niente
Lab Do7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Fam Dom
non si sa che mammella succhiò
Re7 Solm
il suo padre era un certo N. N.
Do7 Fa
chi sa mai come Elia non crepò
Fa7 Sib Mibm6
Poveraccio! Se anche crepava
Do7 Fa7 Sibm
gli poteva importar poco o niente
Reb Mi
questa vita da cani gli dava
Si Solb Fa7 Mibm7
da rimpiangere un bell'accidente
Fa7 Sibm Mibm Fa7
non sapeva neppure poppare
Sibm Mibm7 Lab7 Reb
né giocare un bel gioco sul serio
Fa7 Solb Lab7 Reb
non potè fin da allora peccare
Fa7 Solb Lab Reb Lab7Reb Fa7 Sibm
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Sim La
Lo chiamavano il povero Elia
Sol Fa#m
un campione di nullatenente
Si7 Mim7 La7
all'anagrafe sanno chi sia
Re Sol Fa#7 Sim Mi7
ma del resto nessuno sa niente
La Do#7
fin dal giorno che al mondo egli venne
Fa#m Do#m
non si sa che mammella succhiò
Re#7 Sol#m
il suo padre era un certo N. N.
Do#7 Fa#
chi sa mai come Elia non crepò
Fa#7Si Mim6
Poveraccio! Se anche crepava
Do#7 Fa#7 Sim
gli poteva importar poco o niente
Re Fa
questa vita da cani gli dava
Do Sol Fa#7 Mim7
da rimpiangere un bell'accidente
Fa#7 Sim Mim Fa#7
non sapeva neppure poppare
Sim Mim7 La7 Re
né giocare un bel gioco sul serio
Fa#7 Sol La7 Re
non potè fin da allora peccare
Fa#7 Sol La Re La7 Re Fa#7Sim
né di gola né di desid - e - rio
Non aveva una faccia da furbo
e nessuno si volle fidare
a pigliarsi l'ingrato disturbo
d'insegnargli a che serva rubare
non fu mai molestato da un cane
nessun colpo su lui fu sparato
Questo è vero, moriva di fame
ma passava per tipo fidato
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
non sapeva a che serve l'argento
né i pollastri degli altri e così
anche al settimo comandamento
si tramanda che non trasgredì
E le donne, persin le puttane,
che di solito son generose
si curavan men che di un cane
delle sue prestazioni amorose
ma l'Elia anche senza l'amore
non sentì né provo delusione
ne si appese dal grande dolore
ad un laccio ed un po' di sapone
Poveraccio! Se anche crepava
gli poteva importar poco o niente
questa vita da cani gli dava
da rimpiangere un bell'accidente
Non sapendone il significato
dell'amor non sentì la mancanza
e per questo non fece peccato
di lussuria, né d'intemperanza
Quando in guerra ebbe a fare il soldato
a nessuno potè far del male
Perché di diserzione accusato
lo spedirono in corte marziale
Quando uscì per la fucilazione
- Così almeno la storia ci dice, -
solo un tale da dentro il plotone
gli sorrise con aria infelice
Poveraccio! Di fronte alla morte
non avrà certo fatto buon viso
proprio quando gli dava la sorte
da rimpiangere un triste sorriso
ed adesso ch'è ben sotterrato
non avrà da temere l'inferno
non aveva mai fatto peccato
lo terrà ben con sé il Padreterno
Fonte
Jona Emilio, Straniero Michele L., Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, Torino, Crel, 1996
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