I patrioti della Maiella

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Siamo i patrioti della Montagna, i disperati senza più tetto, senza famiglia, senza campagna, col cuore a brani nel nudo petto. Ma il cuor non è distrutto, o razza maledetta, e invoca dal Dio pel suo lutto il pugnal della vendetta Tutto ci han tolto, mèsse e bestiame, badili e vesti, casa e paese; hanno lordate le nostre chiese, sputato sopra la nostra fame. Ma il cuor non è distrutto... Ormai per letto nulla ci rest che neve e fango lungo i fossati; e per guanciale sotto la testa l'ossa dei nostri figli ammazzati. Ma il cuor non è distrutto...
Fonte
Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985
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