Cavaliere

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Cavaliere ti voglio cantare Con il cuore la mia serenata E di cuore ti vorrei suonare Molto presto quel giorno verrà Con le spade i cavalli gli scudi Tu sei pronto per nuove crociate Tu la guerra no non la ripudi Se è una guerra per la civiltà Da nessuno a più ricco d’Italia Ti sei fatto davvero dal nulla Chi ha puntato su te non si sbaglia Sei onorato nella società I palazzi erigevi con cura Sei maestro di ville e di logge Venerabile oltre misura I tuoi piani funzionano già Cavaliere più volte inquisito Ai processi non sei mai presente Ma si sa sei un famoso impedito Su votiamo per l’immunità E’ legale il falso in bilancio O che gioia per complici e soci Quante pene evitate di sguincio Nella lotta alla tua libertà Tu che domini l’etere tutto Dai consigli da bravo regista Tu sai vendere balle o prosciutto Sei campione di pubblicità Nella reggia che hai cavaliere Hai cavalli di razza pregiata Li accudiva un valente stalliere Che la brusca sapea maneggiar Che sei razzista no non è vero Della pelle al colore non badi Ma il lavoro meglio se in nero Perché chi si accontenta godrà Tu che rendi leggere le tasse Risparmiando ogni anno un miliardo Mentre alleggerisci le masse E le tasche dei lavorator La bandana ti dona è uno schianto Tu non segui la moda la crei Forse occulti un sapiente trapianto O nascondi la circoncision I tuoi eredi li hai sistemati Se per caso dovessi morire Sui denari da te accumulati Niente tassa di succession Autostrade trafori piloni Il cemento ce l’ hai nelle vene Tu che al popolo il sangue tuo doni Vuoi l’Italia cementificar Le pensioni tu non le sopporti Il riposo non sai cosa sia Preferisci non hai tutti i torti Una villa in Sardegna o un hotel Magistrati ne comprasti tanti Ma il passato è passato oramai Ti concedo le giuste attenuanti Il reato è prescritto per te Tu sai usare parole adeguate Per canzoni di grande successo Che sintassi che rime azzardate Ma la musica è sempre ugual Tu riduci pensioni e salari Per la scuola non c’è mai una lira Chiudi fabbriche smonti ospedali Forza taglia ti devi chiamar Dopo anni di belle parole Gli elettori si sono distratti Preferiscono i fatti alle fole Mi consenta ci eviti il bis Cominciasti barone rampante Poi visconte ti sei dimezzato Quattro anni ne hai fatte tante Cavaliere non esisti più Sei romantico ti piace il mare Quando il sole all’occaso sprofonda Tutta roba da privatizzare Come dire Tremonti sul mar. Ma che estroso sei Ma che creativo sei Ma che estro Ma che estro Ma che estroso sei Gran creativo sì sì Grosso estroso si sa Tre minuti di pubblicità ( finale: sei minuti…un’oretta…una vita…)
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Testo di Francesco Giuffrida. La musica si rifà alla "Badoglieide". (ciccio)

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