Canto dei confinati

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Siam malfattori rei di aver bandito il verbo della fede e dell'amor; il nostro motto è un programma, un rito: 'A ognuno il frutto del proprio lavor'. È questo il sogno, l'orrida follia, questa dei forti la santa utopia. Tessere si dovrà un sol vessillo una sol volontà; coatti siam per l'idea e cavalieri dell'umanità. Al libro alla falce e al martello, la borghesia tiranna ci strappò; i ferri ai polsi, a bordo d'un battello sull'isola lontan ci relegò. Ed or sereni siam sulla scogliera, Saldi nell'almo, con la fronte altera. Tessere si dovrà un sol vessillo una sol volontà; coatti siam per l'idea e cavalieri dell'umanità. Quando nell'alba dell'atteso giorno la bianca vela l'onda salperà daremo ai cari il bacio del ritorno e nell'amplesso il cuor sussulterà. Ed ora e sempre noi vile canaglia sarem nei ranghi per la gran battaglia. E quando all'alba dell'atteso giorno la bianca vela l'onda salperà daremo ai cari il bacio di ritorno e nell'amplesso il cuor sussulterà. Al libro all'aratro al martello la borghesia tiranna ci strappò manette ai polsi a bordo d'un battello su un isola lontan ci relegò. Ed or sereni siam sulla scogliera saldi nell'animo e con la fronte altera tessere si dovrà solo un vessillo ed una volontà coatti per un idea siam cavalieri dell'umanità. Siam malfattori e rei di aver bandito il motto del lavoro e dell'amor il nostro motto è un programma ardito e a ognuno il frutto del proprio lavor. Ed ora e sempre su santa canaglia combatteremo questa aspra battaglia tessere si dovrà solo un vessillo ed una volontà coatti per un idea siam cavalieri dell'umanità. E quando all'alba dell'atteso giorno la bianca vela l'onda salperà daremo ai cari il bacio di ritorno e nell'amplesso il cuor sussulterà. Ed ora e sempre su santa canaglia combatteremo questa aspra battaglia tessere si dovrà solo un vessillo ed una volontà coatti per un idea siam cavalieri dell'umanità.
Informazioni

Canto attribuito ad Ezio Taddei, comunista libertario livornese (1894-1956). Fece circa 15 anni di galera, dal primo dopoguerra (per diserzione) agli anni 30 sotto il fascio; poi fuggì clandestinamente negli USA, dove divenne romanziere di successo (Il pino e la rufola, sul biennio rosso). Si scontrò con la mano nera ema riuscì a sfuggirle rientrando in Italia nel 1945; giornalista all'Unità, in continua lite col giornale per le sue posizioni libertarie.(Pardo Fornaciari)

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