Inno antireligioso

Inno antireligioso

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Siam gli antireligiosi del gruppo “Pietro Gori” siam forti e coraggiosi, liberi pensatori E non siam come i preti bugiardi e senza cuor E non siam come i preti bugiardi e fannullon Noi diffondiam nei cuori l’idea nostra sincera, non già degli impostori la prece menzognera Superstizione e dogma a noi non fan terror Superstizione e dogma a noi non fan impression Il bel vessillo bianco* che tutti ci affratella conduce il volgo stanco verso un’età più bella E la chiesa di Roma su noi non prevarrà E la chiesa di Roma su noi nulla a daffar La chiesa è una bottega d’inganni e d’impostura che pur Gesù rinnega e ai fiacchi far paura Ma noi non c’inchiniamo che alla Dea...beltà Ma noi non c’inchiniamo che alla Dea..verità La nostra religione è il Libero Pensiero ci guidan la ragione, il bello, il giusto, il vero. Nè premi, nè castighi smozzano il nostro ardir Nè premi, nè castighi smozzano il nostro dir. Il bel sole c’ ispira e non un falso rito, ad incruenta lyra vibra nell’infinito. Di Pietro Gori il canto saluta l’avvenir. Di Pietro Gori il canto saluta l’avvenir
Informazioni

Amedeo Ateo Vannucci, autore di questo canto, nasce a Carrara (MS) il 17 giugno 1905 da Giuseppe e Daniela Andreani, autista. Anarchico, emigra illegalmente in Francia nel 1933, insieme a Senofonte Argante Pisani e a Ciro Sparano, e si stabilisce a La Ciotat. Condannato, in contumacia, a 3 mesi di arresti per l’espatrio clandestino, è colpito da un provvedimento di “refoulement” per la sua attività sovversiva e iscritto, alla fine del 1934, nella “Rubrica di frontiera” e nel «Bollettino delle ricerche» per il fermo. Nel 1935 frequenta, a Marsiglia e a La Seyne-sur-Mer, i compagni di fede Ugo Boccardi e Orlando Luciani e nell’agosto 1936 si arruola, a Barcellona, nella Colonna Italiana a maggioranza anarchica, comandata dal repubblicano Mario Angeloni. Il 28 agosto partecipa al combattimento di Monte Pelato e il 22 novembre a quello di Almudévar. In dicembre rientra in Francia per reclutare altri miliziani e in gennaio torna a Barcellona, insieme a Comunardo Boccardi, a Egidio Fossi e a Rolando Manfredi. Lasciata definitivamente la Spagna nel corso del 1938, si stabilisce in Belgio e nel giugno 1940 si fa rilasciare dal Consolato italiano di Bruxelles un foglio di via per il rimpatrio, che non utilizza, restando invece nella capitale belga, dove condivide un appartamento con gli ex volontari di Spagna Amerigo Bientinesi, Aldo Demi e Giuseppe Peano. Verso la fine del 1940 lavora in Germania, poi abita di nuovo a Bruxelles e fa il meccanico nel garage Citroën di Place-de-l’Yser. Nel luglio 1943 vive ancora nella capitale belga, insieme a Sigfrido Drusi, Francesco Pellegrini, Guglielmo Nannucci, Ottorino Perrone, Azelio Bucchioni e altri antifascisti. Nel dopoguerra continua a militare nel movimento. Muore nel dicembre 1976. (F. Bucci - G. Ciao Pointer - G. Piermaria)

Scheda del canto
Autori musica
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ezio cuppone

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Commenti

ezio cuppone il 06/05/2023 - 15:03 ha scritto:

La musica è quella di Addio a Lugano

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